Collaborare è un gioco serio per le piccole imprese

Paolo Santinello (Klink); Claudio Morelli (Apuana Corporate); Fabrizio Braccini (Building The Future) hanno presentato il 15 ottobre 2016 a Roma allaPaolo Santinello, Claudio Morelli, Fabrizio Braccini - Makers Fair Roma 2016 MAKER FAIRE EUROPEAN EDITION 2016, l’esperienza maturata con gli imprenditori della rete di apuanacorporate.com.

Dove si stanno formando le opportunità per fare del buon business? Cosa serve per sfruttarle rapidamente lavorando insieme in autonomia e senza
conflitti? Che scenari si prospettano e cosa bisogna esser pronti a fare nei diversi casi? Come comunicare, dialogare e capirsi per decidere su questioni importanti senza perdere tempo prezioso?

Gli strumenti di scenario planning e gamification strategica – finora Paolo Santinello, Claudio Morelli, Fabrizio Braccini - Roma Makers Fair 2016riservati alle grandi imprese – sono diventati accessibili alle piccole e medie imprese di ogni settore per costruire nuovi modelli di collaborazione e voltare a proprio vantaggio i rapidi cambiamenti delle condizioni di mercato, tecnologia, contesto.

 

Scarica una sintesi dell’intervento.

 

Il Futuro della Collaborazione a Maker Faire Roma 2016 con FaròArte

Collaborare è un gioco serio per le piccole imprese.
Scenari e game per conquistare nuovi mercati: l’esperienza di Apuana Corporate

Dove si stanno formando le opportunità per fare del buon business? Cosa serve per sfruttarle rapidamente lavorando insieme in autonomia e senza conflitti? Che scenari si prospettano e cosa bisogna esser pronti a fare nei diversi casi? Come comunicare, dialogare e capirsi per decidere su questioni importanti senza perdere tempo prezioso?

makerfairroma-2016

Gli imprenditori della rete di apuanacorporate.com – con klink.it – hanno sviluppato il loro serious game che incorpora le loro visioni, i potenziali punti di rottura, le decisioni da prendere. Lo usano per esplorare come reagire in differenti scenari, fare innovazione e raggiungere nuovi mercati insieme.

Gli strumenti di scenario planning e gamification strategica – finora riservati alle grandi imprese – sono ora accessibili alle piccole e medie imprese di ogni settore per costruire nuovi modelli di collaborazione e voltare a proprio vantaggio i rapidi cambiamenti delle condizioni di mercato, tecnologia, contesto.

Link Utili

apuanacorporateApuana Corporate – La Fabbrica Diffusa http://www.apuanacorporate.com/

 

 

apuanacorporate-facebookApuana Corporate – su Facebook

https://www.facebook.com/Apuana-Corporate-La-Fabbrica-Diffusa-663741140420711/

 

fabbricadiffusa40Fabbrica Diffusa 4.0 e Social Media Production Planning https://issuu.com/paolosantinello/docs/la_fabbrica_diffusa_e_il_social_med/1

klinkKLINK – Novelty by combination http://www.klink.it

La produzione circolare del futuro http://www.buildingthefuture.academy/2016/05/leconomia-la-produzione-circolare-del-futuro/

assoretipmiASSORETIPMI

http://www.retipmi.it

 

 

 

I serious game per le reti (http://www.klink.it/klink/wp-content/uploads/2016/05/PaoloSantinello_Assoretipmi_4meeting.pdf)

braccini

Fabrizio Braccini

http://fabriziobraccini.it/

Le Comunità – Lezioni da territori che si proiettano nel futuro

Paolo Santinello
Klink
Strategic Partner, Future-IQ Partners


Comunità urbane e rurali in molte regioni del mondo ci mostrano come progettare territori più felici. Si può fare anche qui?

Per esplorare il futuro in modo consapevole, come diceva Gaston Berger – filosofo e futurista che ha introdotto il termine “prospective” per lo studio dei futuri possibili – dobbiamo “permettere al futuro di disturbare il nostro presente”.
FiQ Projects - Future West Cork

Per farlo in maniera utile è anche importante andare a guardare quali lezioni possiamo imparare da chi ha già fatto questo percorso e forse provare ad aggiungere qualcosa di nuovo.
Se si tratta una materia così sfuggente è indispensabile che si adotti qualche convenzione sui termini che saranno utilizzati, che valga quanto meno per il nostro discorso.

Quando parliamo di territori parliamo di paesi, città, provincie ma anche di ambiti territoriali omogenei, di aziende sanitarie locali, oppure di un tratto di mare che accomuna.FiQ Projects - Mediterranean PORT project
Sono luoghi che sono allo stesso tempo segnati e (di)segnati dall’azione di una comunità.
Richard Sennet afferma che “i luoghi hanno potere e la nuova economia potrebbe restarne vincolata”.

Quindi ci riferiamo a territori come luoghi di azione e luoghi che risentono di una azione.
FiQ Projects - Mediterranean PORT project - CamogliPer quanto riguarda il termine scenari, esistono molti modi di interpretarli: li leggeremo in quanto contesti, condizioni e situazioni che sono plausibili – e più o meno probabili – in cui ci si potrebbe trovare nel futuro a 10, 20, 30 anni a partire da oggi.

Non oltre.

Leggi tutto “Le Comunità – Lezioni da territori che si proiettano nel futuro”

Riflessioni sugli ingredienti per costruire una comunità felice

L’attuale scarsità di risorse impone un ripensamento su come affrontare le sfide che ci attendono per il futuro delle nostre città, delle imprese, della sanità, della formazione e istruzione, dell’arte e della cultura.

Nel prossimo futuro si configureranno scenari istituzionali molto diversi da quelli attuali.

Esplorarli aiuta a capire quale paesaggio delle istituzioni e quale coreografia dei servizi sia possibile per costruire il domani delle comunità e dei territori.

Ho avuto il piacere di raccogliere le riflessioni condotte da un gruppo di cinque esperti in diverse discipline che hanno voluto aprire la strada con una serie di spunti di riflessione cercando di evidenziare esperienze, tendenze, aspettative sulle quali concentrare l’attenzione.

Building the Future #1Ne è nata non solo una pubblicazione (Building the future. Condividere conoscenze per il futuro) che vorremmo essere la prima di una serie di quaderni che abbiamo intitolato Future Briefs – ma anche un gruppo di lavoro aperto a contributi più diversi, che desidera gettare dei semi di discussione per rendere da subito evidente quanto possa essere fertile la volontà di condividere conoscenze per immaginare e costruire futuro.

Gli interventi presentati in Building the future, sono stati per la prima volta discussi in pubblico in occasione del Convegno inter@PisaNormale_0azioni organizzato alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel novembre 2015. Li abbiamo poi rivisti, commentati ed ampliati assieme agli autori (Andrea Gardini, Virginio Mori, Tanja Schelhaase, Fabrizio Braccini e Paolo Santinello) con ulteriori suggerimenti ed informazioni.

La domanda dalla quale siamo partiti è stata:

“Siamo disposti ad investire sul nostro territorio con l’aspettativa di un ritorno futuro a dieci, venti o trent’anni?”

Leggi tutto “Riflessioni sugli ingredienti per costruire una comunità felice”

Condividere conoscenze per il futuro

Paolo Santinello
R & D, Klink
Strategic Partner, Future-IQ Partners


BuildingFuture-Copertina-1-2016

La condivisione di conoscenze è il primo passo per comprendere come possiamo disegnare un futuro migliore per noi, la nostra città, il nostro paese, il nostro territorio o di qualunque “luogo” sia segnato o (di)segnato dall’azione di una comunità.

Sicuramente possiamo concordare che tutti noi vorremmo vivere in un luogo felice.

Nel 2012 è stato lanciato il primo World Happiness Report con l’obiettivo di un’indagine allargata sullo stato della felicità globale.
Nell’introduzione dell’edizione 2015 si legge: “Con frequenza sempre maggiore, la felicità viene considerata un’idonea unità di misura per calcolare il progresso sociale e un adeguato obiettivo delle politi che sociali. Un numero sempre maggiore di governi nazionali e locali
utilizza dati e ricerche sulla felicità nel perseguimento di politiche che potrebbero permettere alle persone di vivere meglio. I governi stanno misurando il benessere soggettivo e stanno utilizzando la ricerca  sul benessere come guida per disegnare spazi pubblici ed erogare servizi pubblici”. Nel World Happiness Report ci sono indicatori che
potrebbero essere utili per rispondere alla domanda se il luogo in cui viviamo è felice.

Esistono anche approcci molto più vicini a noi e concreti, basati semplicemente sull’osservazione di quello che abbiamo intorno che potrebbero fornirci indicazioni preziose.

Oppure possiamo provare ad usare un altro criterio.

Noi ci abbiamo provato per individuare il filo conduttore che sta alla base della discussione e degli interventi che seguono. Ponendoci a nostra volta un quesito:
“Siamo disposti ad investire sul nostro territorio con l’aspettativa di un ritorno futuro a dieci, venti o trent’anni?”
Se la risposta è sì, concordiamo che probabilmente il nostro investimento nasce dal fatto che noi percepiamo quel luogo come felice, un posto in cui quanto meno vale la pena di pensare il futuro.
Una volta concordato di voler investire sul futuro senza averne un ritorno immediato, dalle nostre esperienze, dalla riflessione comune, dai casi esaminati che vogliamo condividere, desideriamo però far emergere quelle che, a nostro avviso, sono le motivazioni che ci spingono a farlo.

Leggi tutto “Condividere conoscenze per il futuro”